Non tutti si possono permettere viaggi in aereo, soprattutto di studenti fuori sede durante le festività vedono i voli salire alle stelle, 400 € per tornare a casa e il prezzo che pagano le famiglie per unirsi. Le compagnie aeree fanno cartello così come nei traghetti in Sardegna, salvo ritrovarsi con il 30% di visitatori in meno per la mancanza di continuità territoriale. Questi viaggi sono dei calvari, si parte in degli ottimi pullman con aria condizionata e tutti i comfort compreso il wireless e il bagno oltre un piccolo servizio bar, ma dopo 10 ore seduti si può essere anche sopra una nuvola ma si inizia perdere l’utilizzo delle gambe anche su una nuvola.
Sono viaggi che vanno provati almeno una volta nella vita, per apprezzare maggiormente quelli normali, in giovane età si può accettare di partire simili privazioni. La fermata all’autogrill assume risvolti di un oasi anche se a volte ci si vorrebbe confermare per far terminare il prima possibile quella agonia prima possibile. Non è poi così drammatico con un iPad e le serie tv caricate, il problema sta nelle mutande sudate durante il viaggio, sperare di aver defecato prima per non ritrovarsi con le puzzette da dover fare con l’autobus pieno. Incubo è il passeggero di fianco con l’alito cattivo che si addormenta di fianco a noi, sembrerà di aver dormito in una fogna, ci si lamenta ma ricordiamo che le brutte esperienze diventano aneddoti meravigliosi raccontare ad amici e parenti.
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