Arbitrare alla Juventus, sarà la prima donna a dirigere una gara di Champions League, sono facili battute per gli uomini maschilisti, su tutte quella che la vede probabilmente in litigio con le guarda line per l’abbigliamento un po’ troppo simile, oppure ancora un probabile risentimento muscolare al braccio a forza di truccarsi prima della partita. Nulla di tutto questo, una vera professionista arrivata ai massimi livelli vincendo le avversità di una società maschilista, questa è una chiave di lettura, quella più probabile secondo noi e che ci sia bisogno di un simbolo, qualcosa che spacchi la concezione del passato anche a costo di mettere a dura prova i nervi di una donna chiamata ad un compito assai più gravoso di quello che può sembrare.
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