La nota azienda farmaceutica Pfizer, produttrice del Viagra e attualmente impegnata nella sperimentazione del vaccino anti Covid-19, è stata contattata dal Cavalier Berlusconi, che si è offerto come cavia su cui testare l’efficacia del nuovo ritrovato.
Il medico di fiducia del Cavaliere, esimio dott. Emilio Fede, gli ha dapprima fortemente sconsigliato di sottoporsi alla sperimentazione giudicandola una sconsideratezza e ammonendolo che potrebbe incappare in pericolosi effetti collaterali. Ebbene il Cavaliere ha confessato al dott. Fede che spera proprio negli effetti collaterali e in particolare che questi possano essere i medesimi del Viagra, da cui il Cavaliere, ormai assuefatto, non trae più il giovamento d’un tempo. Il dott. Fede, interpretando estensivamente il giuramento di Ippocrate (un ciclostilato su finta carta di papiro che tiene appeso accanto al certificato del master in giornalismo d’inchiesta diretto da Giletti), ha dato il proprio placet e sta anzi considerando di unirsi al Cavaliere, beninteso per rinsaldare la loro alleanza terapeutica.
La Pfizer intanto ha raccolto la disponibilità del Cavaliere con entusiasmo, lieta di poter contare su una cavia così illustre, e gli ha offerto pure di ospedalizzarlo (per il tempo strettamente necessario) in una clinica extra-lusso nella Svizzera italiana. Il Cavaliere, lungi dal cedere alle lusinghe, ha sottolineato che tutto dovrà avere luogo ad Arcore.
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