Cinese dallo psicologo: “Mi hanno messo in ferie”

I cinesi sono accusati da tutti di togliere il lavoro all’italiani, da un recente sondaggio è stato calcolato che un 10º dei bar è stato acquistato da loro, pagano in contanti e non fanno domande: soprattutto danno la cifra che viene loro richiesta senza fiatare. Non sappiamo se sia a anacronistico parlare di danno sociale, ma l’anno scorso in Toscana hanno sgominato una banda che inviava in Cina denaro, tutti i trasferimenti da 9999 € perché a 10.000 scattavano i controlli. La loro cultura del lavoro è differente dalla nostra, forgiata dalle lotte sociali su cui ci siamo ammorbiditi spaparanzandoci approfittando dei diritti conquistati dai nostri nonni.

I ristoranti all you can eat sono presenti in tutte le città, addirittura in quelle di mare, come per dimostrare che il prodotto indifferentemente dalla qualità possa vincere grazie al fatto che venga acquistato dalla maggior parte delle persone. I comportamenti che assumiamo sono spesso gli stessi che vediamo dei nostri simili, per paura di sbagliare seguiamo la strada comune, non c’è tempo di prendere una propria strada quando dobbiamo pensare ai nostri cari. Con la moderna crisi avere la possibilità di portare a cena fuori una ragazza con 50 € è una benedizione; quando si sta assieme cosa si mangia è relativo. Sarebbe meglio andarci da soli per comprendere seriamente il cibo che si sta ingurgitando, anche se è è tanto bello vedersi portare tutti quei piatti, specie in fame chimica.