Divisione dei pani e dei pesci per due denari a testa

In mezzo a una crescente ondata di polemiche sul cosiddetto “sovrapprezzo da divisione” nei ristoranti italiani, sembra che una soluzione divina sia stata finalmente rivelata. Fonti bene informate dicono che alcuni ristoranti nel Bel Paese stanno adottando il “Ultimo segreto di Fatima” per risolvere questo antico enigma culinario.

In un paese noto per la sua cucina eccezionale e la passione per il buon cibo, è emersa una controversia che ha fatto arrabbiare più di uno. Quando i clienti chiedono di dividere una portata in due, alcuni ristoranti hanno risposto con una richiesta inaspettata: un sovrapprezzo per il “lavoro” di dividere il cibo.

Tuttavia, sembra che alcuni chef e ristoratori abbiano trovato l’ispirazione in un luogo insolito: la famosa profezia di Fatima. Secondo quanto riferito, quando i clienti chiedono di dividere una portata, il ristorante fa il segno della croce sul cibo e pronuncia una preghiera silenziosa. Magia! Il piatto si moltiplica, proprio come nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci attribuito a Gesù.

Ma c’è di più. Oltre al miracolo culinario, sembra che anche il conto venga miracolosamente diviso in modo equo tra i commensali, con ciascuno che paga “due denari a testa,” proprio come nella Bibbia.

I clienti che hanno sperimentato questa nuova pratica sembrano estremamente soddisfatti. Maria, una cliente regolare, ha condiviso la sua esperienza: “La prossima volta che vado a cena fuori, chiederò di dividere una portata senza esitazione. È incredibile vedere come la fede e la buona cucina possano andare così bene insieme!”

Mentre alcuni potrebbero dubitare dell’autenticità di questa pratica culinaria miracolosa, sembra che stia guadagnando seguaci fedeli in tutto il paese.

Va notato che questa notizia è puramente satirica e non riflette la realtà. La divisione dei piatti nei ristoranti è un tema di discussione reale in Italia e altrove, ma al momento non ci sono prove di miracoli culinari o sovrapprezzi biblicamente ispirati. Resta da vedere come questa controversia si evolverà, ma nel frattempo, possiamo apprezzare la creatività umoristica nell’affrontare una questione così dibattuta.