Sono molte le notizie che denunciano il cartello da parte delle compagnie di viaggio nei confronti delle persone che vivono nel sud Italia, vergognosi i prezzi per gli studenti che devono scegliere tra una vita dignitosa o vedere i genitori durante le festività natalizie. Non riusciamo a immaginare il dispiacere di lasciare una terra che educa come il meridione, dove la famiglia è il fulcro e riferimento nei momenti felici. Al sud non è raro trovare ancora le nonne in casa che in compagnia dei nipoti preparano la salsa dalle quattro del mattino.
Stesso discorso durante l’estate, andare in Sicilia costa più che recarsi dall’altra parte dell’oceano, non c’è possibilità soprattutto nei giorni dedicati alla partenza. La continuità territoriale è una battaglia per cui la Sardegna si sta battendo, il costo dei traghetti ha portato ad una consistente diminuzione del turismo, stesso discorso sarà per la Sicilia se non si corre ai ripari. Non c’è considerazione per i turisti e per le persone che sono nate in quelle terre, non si può spremere un viaggiatore perché costretto ad una tratta. Lo Stato dovrebbe intervenire ma come sappiamo ha da pensare a cose ben più importanti, purtroppo.