Le vediamo passare i sabati a protestare con temi adolescenziali, vestite come dovessero andare in guerra anche se a giudicare dai capelli dovrebbero andare dal parrucchiere e dall’estetista. Un postribolo di frasi ripetute dai giornali o dalle varie influencer che le raggirano per i loro commenti da frustrate che alimentano la copertura dei loro profili. Le varie proteste a cui si uniscono tra cui anche quella per l’ambiente, le ha fatte ritrovare a manifestare con dei 16 enni con cui si sentono più a loro agio, non c’è logica quando si viene mossi dalla rabbia.
Non sarebbe meglio creare un progetto serio usando i mezzi che la società mette a disposizione per cercare di cambiare ile cose? Certo con la scuse si ramazzano più disperate propense alla lagna senza concludere nulla, il vero scopo è la protesta non ottenere qualcosa, le done belle e capaci sono escluse altrimenti le femministe le vedrebbero come rivali e non aderirebbero alle panzane a loro tanto care, si chiuderebbero ancora di più su Tinder alla disperata ricerca di un contatto maschile che il loro stile non consente, e via di rabbia. Le battaglie si combattono con il cervello nel 2023.
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