Lo vediamo spesso improvvisare sugli spalti scenette degne della terza categoria, ma lui rimane al suo posto, senza stile e senza raccapezzarsi del ruolo che ricopre. Una uscita infelice, probabilmente vizietti nascosti per tanto tempo da una Torino che non parla di molto, anche perché non ha molto di cui parlare.
L’ex giocatore e Pallone d’Oro è giustificato dicendo che voleva dare lezioni al portiere juventino, reo di alcune uscite poco sicure nell’annata passata.
Va ricordato Nedved però che i portieri parano palloni e non meloni come quelli che li teneva tra le mani
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