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Perde la migliore amica chiedendole in pubblico cosa farà a Capodanno

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La fatidica domanda circa l’entità dei festeggiamenti la notte di San Silvestro è come una palla che si rimbalza tra le persone, un grande classico che sta via sta scemando perché si è consci di come gli anni passino sempre con più mestizia. Dal 2008 quando è iniziata la crisi si è affievolita la carica festaiola degli italiani nella classe media, i benestanti non cambiano abitudini, la medio bassa borghesia che prima andava in macelleria ora inizia per Natale a recarsi nei supermercati e acquistare anche prodotti di della grande distribuzione. Specie in pubblico la domanda può essere imbarazzante, perché non c’è nulla di male a trascorrere la serata in compagnia dei propri amici in un appartamento.

Da più piccoli si riuscivano ad organizzare dei Capodanno favolosi, affittare alloggi in posti di montagna senza mai sciare ma solamente per mangiare e fumare qualche spinello, magari con il primo fidanzato per farsi coccolare come si deve. In questo universo dell’apparenza forzata, una tavola imbandita di prodotti semplici sembra quasi essere diventato motivo di vergogna, a nostro avviso una torta fatta in casa sarà sempre più apprezzata di un dolce acquistato perché il tempo impiegato non lo si può comprare.

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