Proprio in questi giorni crediamo Pamela Prati soffra maggiormente la sofferenza che solo la solitudine può causare, come lei molte donne che per carenza di uomini non riescono a coronare il loro sogno d’amore. Onestamente parlando sono più i ragazzi che cercano di mantenere una vita da Peter Pan il più possibile, complici delle mamme che li crescono come dei piccoli principi. Un tempo le ristrettezze con cui si viveva a casa, basti anche solo pensare la telefonata nel corridoio dove ti sentivano tutti, spingeva i giovani ad andare a vivere assieme non tanto perché fosse obbligatorio ma perché la società lo indicava come l’acquisto della prima casa.
Si guardano con ammirazione le coppie che a 25 anni decidono di crearsi una famiglia ma una trentina di anni fa era la consuetudine, anzi c’era chi addirittura a 20 in cominciava già a pensare di fare un figlio, era diverso ma si cresceva assieme: non dobbiamo pensare che i giovani di un tempo fossero meno spensierati di adesso. Il sacrificio che hanno fatto nel crescere i loro figli è quello che ha reso grande il nostro paese, la generazione degli anni 80 è stata l’unica che ha mantenuto il baby boom degli anni 60, purtroppo se non ci saranno svolte in politica demografica il decadimento del dell’italiani sarà sempre più netto. Anche gli immigrati hanno incominciato a fare meno figli e non certo per il benessere raggiunto.