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Stasera il film sulla vita di Felice Maniero, “Grana padana”

Il Veneto negli anni della sua nascita era una terra che iniziava ad affacciarsi al capitalismo, una moltitudine di fabbrichette spargevano a macchia d’olio insinuandosi nell’economia rurale causando un’impennata del tenore di vita mai vista. In alcuni paesi come Campolongo e che si sono detti come si pianti fagioli crescono criminali, dove nacque. Soprannominato “faccia d’Angelo” per i tratti del viso piuttosto gentile, continua con quella sua espressione beffarda anche dopo l’arresto. Nel Veneto persisteva una forma di brigantaggio più moderna ma sicuramente indicativa dell’arretratezza, La stessa che spingeva le persone ad aiutarlo.

Iniziò con i furti alle forme di formaggio sui camion e andando avanti inizieranno le rapine, i sequestri fino a quando si affacciò allo spaccio di eroina vera fonte di guadagno. Si contraddistinse soprattutto per sequestri, rapine e i colpi spettacolari erano alla specialità della casa come quello al casinò di Venezia dove picchiarono in”cambisti” per rubare loro i soldi fuggendo in motoscafo. Ancora quello all’albergo Excelsior dove portarono via tutti i gioielli delle cassette di sicurezza. Paradossalmente rocambolesco il suo arresto, compiuto a Torino come fosse stato concordato, un cospicuo sconto di pena lo ha riabilitato in tempo per godersi i frutti delle sua malefatte.

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Scritto da Alex Cavalieri