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Zucchero: “Chiamato così perché tiravo pacchi”

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I grandi eventi permettono ai piccoli spacciatori per un giorno di assaggiare volumi di denaro confacenti ai loro fornitori, migliaia di clienti desiderosi di sballarsi, nessuna forza dell’ordine o perlomeno la probabilità di incontrarla è talmente bassa da permettere introiti da capogiro. Tra questi ci sono anche quelli che vendono pacchi, finte pastiglie oppure bustine ripiene di zucchero, dopo qualche truffa sono soliti cambiarsi la maglietta per perdersi nella folla.

A nostro avviso anche se la legislatura non li colpisce, le forze dell’ordine le faranno sicuramente scontare a questo genere di personaggi, non è questione di droga ma di fregare le persone e consapevolmente. In questo caso sarebbe opportuno prendere in mano qualche libro di diritto per avere un parere meno categorico spinti soprattutto della curiosità. Dal canto nostro speriamo che queste persone prendono più ceffoni possibile, non è possibile uscire con intenzione di ingannare  il prossimo in un momento di festa, da con le “storie”, quando saranno adulti con tutto il resto.

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