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Calenda lascia Zingaretti e si tiene l’anello

Il Partito Democratico continua a perdere pezzi, se prima i massimi esponenti cercavano in tutti modi di nascondere la polvere sotto il tappeto, la situazione ora si fa drammatica. La necessità di formare un Governo cozza con la dignità di un partito che è stato insultato a tutto spiano del Movimento 5 Stelle, ma che ora si trova a dover ingoiare un rospo troppo grande per ottenere un Governo in grado di evitare l’aumento dell’IVA ed arrestare l’emorragia di credibilità agli occhi della finanza internazionale.

Carlo Calenda per competenze parrebbe essere l’unico leader accettabile per la sinistra italiana, un uomo sul pezzo in grado di tener testa alla gazzarra dialettica caratterizzante la politica in questi ultimi anni. Non appena si capisce di poter ambire al tanto agognato 5% per entrare in parlamento, i politici come ex componenti di una boy band cercano lavoro via per mangiare finalmente in pace, meglio poco ma senza doverlo soartire con nessuno.

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Scritto da Alex Cavalieri