È chiaro come il sole che Conte non ha dato schiaffi a nessuno/a. Tuttavia, c’è molto da dire: dall’insolita flessione delle misure restrittive, avuta quest’estate, fino a un cambiamento repentino avvenuto in un brevissimo lasso di tempo. Complice di tutto ciò il mancato rispetto dei limiti di carico dei trasporti pubblici, d’altronde non è possibile far entrare meno persone in un pullman se non aumenti le tratte, come non è possibile far entrare meno persone nel treno se non aumenti i vagoni (o le già citate tratte). Se a ciò aggiungiamo incongruenze assolute, come la riapertura delle discoteche (luogo per eccellenza dell’assembramento), beh, ad essere solide e certe sono solo le perplessità.
Ancora oggi è possibile ricordarsi dei vari servizi del Tg che puntavano il dito verso chi andava in vacanza in Croazia (esaltando la qualità della sicurezza italiana). Pochissimo tempo fa il presidente del Consiglio aveva parlato di una settimana di prova per le palestre e le piscine; però evidentemente sapeva già che il governo aveva fatto un ritardo così enorme da rendere impossibile questa cosa, infatti neanche 7 giorni dopo è arrivato l’annuncio della chiusura, senza sé e senza ma.
Per molti aspetti lo Stato, anziché governare, sì è limitato ad assecondare gli italiani, e diciamocela tutta: non è proprio il massimo. Per dare quel clima di serenità, che molti chiedevano ad alta voce, il governo è venuto meno alla sua funzione esecutiva (sancita dalla costituzione). In altre parole, è come se questa istituzione si fosse trasformata nel nostro più caro compagno di bevute, quello mezzo brillo che non parla mai e fa solo cenni per far intendere che vi sta ascoltando. Questo fatto è già di per sé molto strano, se poi aggiungiamo il contesto temporale di riferimento (pandemia), non possiamo che sentirci veramente perplessi.
Il governo li ha fatti i compiti? Se proprio vogliamo cercare una risposta, risponderemmo che in quest’anno l’organo governativo ricorda molto lo studente che non fa nulla per tutto l’anno e poi cerca di recuperare nelle ultimissime settimane, anzi, forse in questo caso è meglio dire ultimi giorni. Le uniche differenze sono che lo studente è ancora giovanissimo ed è responsabile solo verso sé stesso, il governo invece…