Luigi di Maio non perde occasione per confermare la sua attitudine per il mare, una passione che l’anno scorso lo ha portato ad essere deriso per l’abbronzatura imbarazzante. Durante l’incontro con mese, ha sbagliato il nome come per confermare gli stereotipi sugli italiani. Una ulteriore iniezione di fiducia e per il suo elettorato che lo considera uno del popolo, quello che va spolpato da una classe politica senza più spina dorsale. Esattamente come i molluschi e le cruditè di mare che il ministro degli esteri ci sta gustando nel bel mezzo di una crisi umanitaria.
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