Ovviamente paradossale quello che sta avvenendo sotto gli occhi di un occidente sempre più combattuto tra progresso e oscurantismo. Non bastavano nogazionisti, terrappiattisti, novax e altri esemplari di carbonio sprecato. Ora i “Nonabortisti” hanno sferrato un altro attacco alla civiltà, ed essendo un tema più a contatto con la quotidianità della gente ed invischiato con religione e cultura, è stato ben accolto in termini legali.
Ricordiamo che la religione è ovviamente contraria all’aborto e non può essere diversamente, ma anche che in altre parole è più che altro a favorevole alla vita!
E tra aborti clandestini con rischio di morte, oppure la crescita di bambini in ambienti super disagiati con possibilità di essere vittime di abusi o finire schiavi della malavita… forse l’interpretazione contemporanea più religiosa del problema sarebbe appunto quella di un diritto che arriva da una scelta consapevole dell’individuo.
Mi chiedo quale sarebbe l’opinione di una “donna”, la statua della libertà, che ha sempre visto arrivare migranti in cerca di libertà e ora li vede partire cittadini in cerca di diritti.
Mi piacerebbe sapere se anche l’opinione pubblica americana su certi altri paesi meno sviluppati sia sempre di indignazione sul come trattano le donne “là”.
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