Dopo tanto silenzio è normale che anche Luigi di Maio voglia tornare a dire la sua nonostante il silenzio che gli hanno imposto per le precedenti dichiarazioni. Dopo aver fatto i capricci con Rocco era riuscito ad ottenere un’intervista che purtroppo è passato alla storia per l’ennesima brutta figura, è andato su tutte le furie ha cercato con la diretta di incolpare Matteo Renzi, ma il giochetto non funziona più e il pubblico ha incominciato a dargli contro. Triste e combattuto ha cercato conforto degli alleati, ma non essendo in grado di parlare italiano correttamente ha fatto fatica a esprimere il suo pensiero.
Ha provato a chiamare Alessandro Di Battista ma anche lui risulta irraggiungibile, Dever capito che non funziona più il giochetto ed è meglio non insultare Berlusconi perché potrebbe togliere i 100.000 € l’anno che gli permettono di fare la bella vita in giro per il mondo. Ha cercato di fare i complimenti agli avversari politici ma non è importante cosa si dica bensì saperlo dire, e come al solito ha dimostrato le sue varie carenze, la più grande forse geografia in eterna lotta per il primo posto con la grammatica.
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