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Ascolti record, Amadeus e Fiorello accusati “sharismo “

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La diarchia di Fiorello e Amadeus non deve essere messa in discussione, i due più grandi della televisione italiana si sono uniti miscelando sagacia e rigore in un mix perfetto, non sono considerazioni di uno spettatore ma la lettura a freddo dei dati dell’Auditel, oltre 60% rispetto alla media, non è qualcosa di normale per una trasmissione, a parte la finale dei mondiali di calcio della nazionale italiana. In questo caso non abbiamo considerato i numerosi italiani all’estero che hanno potuto godersi e sentirsi orgogliosi del loro paese con una rassegna musicale andata in mondovisione, un’eccellenza ben oltre la notte degli Oscar tanto decantata.

Un’orchestra, una scenografia spettacolare in grado di tramutare l’Ariston in un teatro dei sogni, ciascuno dei protagonisti ha dichiarato innanzitutto di essere emozionato prima che felice per la visibilità, non possiamo che cercare di comprendere dai loro sguardi come a certi livelli non esista il denaro ma solamente la soddisfazione personale. Sono talmente tanti gli aggettivi positivi che li riassumiamo in stupendo, porteremo dentro il ricordo di questa esperienza che abbiamo avuto la fortuna di vivere dal vivo per sempre, un ricordo speciale per Vincenzo Mollica che non potrà più seguire il festival per sopraggiunti limiti di età, esistono momenti che sanciscono delle transizioni e Sanremo 2020 sarà uno di questi. Perché Sanremo è Sanremo

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