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Di ora in ora aumentano le probabilità di venire contagiati dal virus, si iniziano a vedere le scene nei supermercati bloccati, in un attimo ci si trova a dover fare la fila per acquistare generi di prima necessità. Doversi chiudere in casa per paura del contagio, essere costretti a stare in casa sotto sorveglianza militare, privazione della libertà personale in beneficio della salute pubblica. Inizia l’immedesimazione, soprattutto la paura per chi ha figli piccoli, sono gli anziani e loro come per il caldo a poter partire potenzialmente i danni inflitti dal coronavirus.
Proprio gli italiani così abituati a chiacchierare con il verduriere, a fermarsi per sapere i pettegolezzi si trova un’ora costretti alla clausura, non siamo popoli del Nord, anche regioni come Piemonte e Lombardia sanno essere socievoli, un brutto colpo per i progressi a livello umano che abbiamo compiuto in questi anni. C’è da iniziare ad avere paura, ma non deve portare al panico, la consapevolezza che seguendo le norme si può ridurre drasticamente la possibilità di contagio, uniti usciremo da questa magagna che mai avremmo immaginato nella nostra bella Italia.
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