Pm chiede 8 mesi per Marco Carta dopo averlo sentito cantare

Tutti i nodi vengono al pettine, dopo tanto tempo, parecchie smentite e fin troppe chiacchiere fatte sulle reti televisive Mediaset, finalmente siamo giunti ad una chiave di lettura che può essere universalmente riconosciuta come veritiera. Un pubblico ministero non parla a vanvera, cosa piuttosto frequente di questi tempi soprattutto in politica.




Negli ambienti si parla di geniale trovata pubblicitaria, val la pena giocarsi otto mesi di condizionale per finire su tutti giornali e programmi televisivi all’uscita del proprio album? La risposta è sì altrimenti non lo avrebbero fatto, o non lo avrebbero consegnato consigliato paradossalmente per il suo bene. Un agente a come obiettivo quello di fare guadagnare il suo assistito, e il tuo assistito ha come obiettivo quello di far guadagnare il suo agente.




Il mondo dello spettacolo e di squali e come tale per sopravvivere bisogna essere delle belve, giocandoci tutto: addirittura la fedina penale per poter essere avanti agli altri, e questo gioco spietato non contano le regole che ci hanno insegnato i nostri genitori, probabilmente anche lui avrà dovuto ingoiare il boccone amaro. Nulla in confronto a quelli che trangugiano le persone comuni ogni giorno mentre si recano al posto di lavoro.