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Napoli è stata la prima città a ribellarsi al DPCM, chiudere tutte queste attività non sembra giovare alle persone, i cittadini iniziano a solidarizzare con le partite Iva titolari di bar e ristoranti. Bisogna essere pronti ad affrontare le novità, anche i napoletani sempre pronti ad essere munifici con i bisognosi non riescono più a mantenere inalterato il loro spirito, il caffè sospeso è sparito. Al suo posto quello soppresso, la fantasia dei napoletani riesce comunque a bypassare il problema di fondo, l’impossibilità da parte dei ristoratori di vendere e conseguentemente incassare per pagare le tasse che altrimenti li costringerebbero a chiudere nella migliore delle ipotesi, questo governo sarebbe da rendere illegale molto più degli assembramenti.
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